Piazza Armerina: La villa romana del Casale


 

 

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Piazza Armerina è una cittadina che sorge all’interno della Sicilia in provincia di Enna ed è famosa per i resti di una villa tardo –romana che dal 1997 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La scoperta della villa si deve a Gino Vinicio Gentili che nel 1950 ne intraprese l’esplorazione in seguito alle segnalazioni degli abitanti del posto. Io l’ho visitata due volte e sempre con stupore, sia per la sua ampiezza, sia per gli splendidi mosaici che decorano  i pavimenti delle sue sale. Gli esami delle strutture murarie hanno datato la villa e i mosaici stessi a una successione di tempi che va all’incirca dal 320 al 370. Tra i resti della villa si individuano quattro nuclei separati, posti su un declivio collinare e in leggera ascensione, ciascuno di diverso orientamento assiale, ma strettamente connessi tra loro:

ingresso monumentale a tre arcate con cortile a ferro di cavallo (ambienti 1-2);
corpo centrale della villa, organizzato intorno ad una corte a peristilio quadrangolare, dotata di giardino con vasca mistilinea al centro (ambienti 8-39);
grande trichora preceduta da un peristilio ovoidale circondato a sua volta da un altro gruppo di vani (ambienti 47-55)
complesso termale, con accesso dall’angolo nord-occidentale del peristilio quadrangolare (ambienti 40-46).

Intorno all’appartenenza della villa si fanno diverse ipotesi, ma quella attualmente più accreditata identifica il proprietario con una prestigiosa figura dell’età costantiniana, Lucio Aradio Valerio Proculo Populonio, governatore della Sicilia tra il 327 e il 331 e console nel 340. La villa fu sicuramente costruita nell’ambito di un sistema di latifondi appartenenti a potenti famiglie romane, che vi si recavano a caccia o in vacanza. Ciò che maggiormente colpisce il visitatore è la varietà e la bellezza dei mosaici che conservano immutato il loro splendore di forme e colori che li rende unici al mondo e che ne fa una gemma inestimabile nella storia dell’arte. La villa si estende su una superficie di 3500 metri quadrati e rappresenta una stupenda testimonianza della vita in epoca romana.  I mosaici, che si attribuiscono a maestri africani  inventori di questa tecnica decorativa che diffusero presso i popoli con i quali vennero a contatto, sono in un impeccabile stato di conservazione e sono ritenuti i più estesi e affascinanti dell’epoca romana. Si suppone che la villa non fosse una costruzione isolata, ma che dovesse comprendere altre costruzioni ad essa complementari ed è per questo motivo che nella zona sono in corso diverse campagne di scavi. Quando  visitai la Villa del Casale per la prima volta frequentavo il ginnasio, erano gli anni settanta, i mosaici erano lasciati all’aria aperta esposti al sole e alle intemperie, ma più tardi, dopo un intervento di restauro, sono stati ricoperti da strutture che li riparano e all’interno dei quali è inserito un percorso per i visitatori, l’esterno della villa appare curato e accogliente per chi giunge da lontano a visitare questa meraviglia della romanità. La parte più bella dei mosaici e anche la meglio conservata è il corridoio della grande caccia , dove le scene rappresentate non sono di caccia, ma di cattura di animali selvatici che posti su carri venivano trasportati alle navi per essere inviati all’anfiteatro di Roma. I cacciatori portano le armi per difendersi, ma nessuna bestia viene uccisa. Gli animali infatti sono rappresentati grintosi e rampanti, nel pieno del loro vigore. Nel corridoio si possono individuare sette scene, divise in due settori attribuiti a due gruppi diversi di mosaicisti. Oltre al corridoio famosa è la stanza delle fanciulle in bikini, intente a uno spettacolo in onore della dea del mare. Le dieci ragazze impegnate in diverse attività ginniche, danno col loro abbigliamento succinto un tocco quasi di modernità alla sala, che è la più nota e la meglio conservata fra tutte le stanze.Visitare  la villa del Casale è una tappa d’obbligo per chi viene in Sicilia, rappresenta infatti uno dei siti più interessanti e meglio valorizzati di tutto il territorio.

 

18 thoughts on “Piazza Armerina: La villa romana del Casale

  1. Purtroppo non sono riuscita ad andare a Piazza Armerina, succedeva sempre
    qualcosa e si rimandava. Oggi manco a penzarci…..
    Bella la nostra Sicilia, è uno scrigno e quando si apre si vedono cose bellissime
    che lasciano senza fiato. Grazie Maria bella ricerca e le immagini sono
    perfette. Buona serata e un bacio nonna Tina

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  2. bellissimi posti… un che di magico e affascinante… come se la passavano bene… eh? … acqua calda… terme massaggi….. ed ancora oggi a quasi 2000 anni di distanza xò c’è ancora gente che soffre la fame e il freddo…. xò a vedersi è un’emozione unica…. ciao maria

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  3. interessante lo scritto e le immagini sono straordinarie…..che bella la nostra Italia!!!!!!!!!!!!..abbiamo posti invantevoli………..la storia antica mi ha sempre entusiasmato……….persone ricche di culturi e di arte………………
    grazie maria……………buona notte…………………mamy

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  4. Ha dei mosaici veramente splendidi!

    La poesia è solo un raggio dell’anima, che fuoriesce per essere condiviso, la penna ne è solo un canale, ma tutto nasce dal cuore.
    — Valerio Varaldo-
    Buona giornata (F)

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  5. Ciao Maria, complimenti per questo post e le fotografie… grazie perchè attraverso questo post trasmetti anche un pò di cultura… ti abbraccio con sincera amicizia Rebecca

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  6. Che posti stupendi mia cara! Come sempre incanti nelle tue innamorate descrizioni!
    Come stai tesoruccia?
    Son tornataaa!
    Finalmente l’adsl è ripristinato!
    Ti lascio un abbraccio…. ricominciamo a ritrovarci sotto l’albero di WordPress?
    Dimmi…. che hai fatto di bello in mia assenza?
    I miei ringraziamenti a tutti quelli che mi hanno scritto mentre non c’ero sono qui:
    http://iomilu.wordpress.com/2011/05/19/evvivaaa-pali-telecom-e-linea-ok-ben-ritrovati/
    Ciaooooooooooooooooo!
    Carmen

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  7. Ciao Maria…sei fantastica, hai descritto Piazza Almerina forse meglio della guida che ebbi anni fa in una gita da Roma in Sicilia, hai ragione quando la definisci “Una gemma inestimabile”, ricordo ancora quei mosaici che raffigurano la vita di allora con i varii temi. Meravigliose le foto che hai postato in Slide. Un grazie infinito a te Poetessa senza eguali…ciao Pietro.

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  8. bellissima, preziosa, affascinante. val davvero la pena visitarla. So che il restauro è stato fatto alla grande e tra poco la riapriranno nella sua intera bellezza. Inoltre con la Venere di Morgantina finalmente tornata e ad un passo, ecco che è arrivata l’ora di tornare in quei luoghi.
    Ciao
    maria Rosaria

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  9. Conosco queste bellezze ma una volta è troppo poco per una siciliana quindi penso proprio che dovrei tornarci. Seguendo il suggerimento di Mariarosaria, ho parenti ad Aidone … quasi quasi…. pensa adesso questo nuovo percorso turistico per la nostra bella Sicilia, dove risiede la Venere di Morgantina cè anche un altro bellissimo sito archeologico che andrebbe visitato…. quanta cultura la nostra regione!

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    • Ciao Salvatore! Grazie di essere passato, anche a me piacciono le cose antiche, ma soprattutto mi piace valorizzare le cose di Sicilia di cui tanto poco si parla, così dedico un pò del mio spazio alla mia terra che tanto amo. Buonanotte!

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