Mi rifugio
in questa stanca eco di baci
che sfugge
al lucido gelo di rosse ciliege
e risuona nel silenzio,
denso di sospiri.
Mi invento
fiumi di giada
e acque scroscianti
dove lavare il grigio dei miei pensieri
imperlati di sudore.
Gronda la fronte
e il corpo affranto
anela
profumi di lavanda e di limone,
balsamo dell’anima
in cerca di spazi,
dove nascondersi al tempo,
prima che vuota sia la scena
e spente le luci ormai.
Maria Cavallaro
Molto bella…stupenda la chiusa anche se velata di malinconia….Brava,,,un abbraccio Tina
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Moolto bella, buona giornata 🙂
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mooolto ma mooolto bella! complimenti!!!!
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Cara Maria anche tu dovresti fare un libro… le tue poesie sono da leggere… tvb Pif
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Mi piacciono i tuoi versi. Hai uno stile pulito e profondo.
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grazie, torna quando vuoi!
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