Mi volto indietro
e cammino
sui miei intorpiditi pensieri ,
ricordo tutte le volte
che ho bevuto l’alba
stringendo il cuscino
e gronda ancora
l’acqua delle mie malinconie,
disegnando
condor in volo
in spazi ristretti,
coni d’anima
bruciati dal silenzio
che si barrica dentro
e pulsa sotto la pelle tesa.
Schiaccerò
questo deserto di cellule
e tratterrò con adunche mani
la vita che sfugge
sulle mie spalle curve,
lì dove il tempo rinasce,
nel suo divenire carne.
Maria Cavallaro@
Bella, velata di malinconia per il tempo che passa però nuova vita si affaccia e allora tutto si fa più dolce.Un abbraccio cara, sempre belli i tuoi versi ed è una gioia leggerti, Tina ❤
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Bellissima, ❤
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La forza, la potenza di una nuova vita che nasce e che spazza via le tristezze meglio di qualsiasi vento. Bravissima davvero!
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Intensa. Va giù liscia e senza ghiaccio.
una sola domanda : tu, per caso, abiti a Firenze? perché conoscevo un tempo una, che aveva tale e quale il tuo nome… :-O
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Grazie!
Io sono siciliana, abito in provincia di Catania.
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Ahh opss, allora è impossibile che… cmq una mia excompagna delle medie si chiamava proprio Maria Cavallaro… pazzesco :-O
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