Giù le mani dalle donne!


 

 

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Oggi è la Giornata mondiale contro infibulazione e mutilazioni genitali femminili, un’orribile e barbara pratica che mortifica il corpo femminile creando danni fisici e psicologici e procurando setticemie e morti per le scarse condizioni igieniche in cui tali pratiche vengono effettuate.

 

“Retaggio di un passato patriarcale, le mutilazioni genitali femminili sono una pratica violenta che mortifica la donna, il suo corpo, il suo sviluppo psicologico. Circoncisione, infibulazione, escissione: tre modi diversi con cui l’uomo-padrone controlla e possiede la figura femminile, spesso ancora bambina, abusando dei suoi diritti e della sua dignità. Praticati in 29 Paesi africani, esportati in Kurdistan, Bolivia, Yemen, Arabia Saudita, Indonesia, questi atti – erroneamente ritenuti frutto della tradizione religiosa islamica – sono arrivati anche in Occidente, Italia compresa, ovunque un certo tipo di immigrazione ha trovato terreno fertile. Coltivati dall’ignoranza, dalla mancanza di legalità, dalla scarsa consapevolezza dei diritti umani universali. Un fenomeno diffuso in tutto il mondo ma ancora largamente sconosciuto.”

 

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Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2005 si parla di 120milioni di donne mutilate, 2 milioni in più ogni anno, e di 8mila giovani vittime ogni giorno. Sono cifre che fanno rabbrividire, se consideriamo anche la giovane età delle donne e la connivenza dei familiari, specie delle donne che già hanno subito e che perpetuano questa umiliante pratica spesso nella clandestinità.

 

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Le donne che hanno subito mutilazioni genitali, sono soggette a cicatrizzazioni e altre complicanze, che talvolta aumentano il rischio di situazioni ginecologiche critiche e di gravi problemi durante la maternità e il parto, al solo scopo di conservare e di indicare la verginità al futuro sposo e di rendere la donna un oggetto sessuale incapace di provare piacere nel sesso. La testimonianza di  donne, che loro malgrado hanno subito questa profonda mortificazione alla loro femminilità e al loro corpo, che viene esposto a rischi gravissimi, è un grido di dolore cui non possiamo restare insensibili, ma il fenomeno continua ad esistere perchè  se ne parla poco e la condizione femminile nel mondo è un argomento che ha ancora poco spazio. Quest’anno si vuol sensibilizzare l’interesse dell’ONU, promuovendo una raccolta di firme su questo sito: http://www.noncepacesenzagiustizia.org, da recapitare all’Assemblea generale, affinchè emani una risoluzione che metta al bando queste primordiali usanze, che ledono i diritti delle donne e aiuti le associazioni attiviste, che conducono un’impari lotta contro queste pratiche radicate in una mentalità retrograda e maschilista.

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7 thoughts on “Giù le mani dalle donne!

  1. Trovo questo una vera barbarie, una assoluta mancanza di rispetto verso il corpo umano. Spero davvero che un po alla volta ci si inizia a ribellare e si prenda coscienza che queste torture offendono la dignità di chi le subisce, oltre a mostrare la crudeltà di chi le pratica.
    Buona serata, con amicizia, Vito

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  2. NOOOOOOOOOO!! grido anch’io
    Donne! Impariamo a ribellarci contro le barbarie della vita,
    non un solo giorno dell’anno si deve dedicare a tanta crudelta
    ma un movimento continuo, fin quando non si vedranno i risultati come in Eritrea.
    Alziamo alto il nostro grido di dolore verso tanta barbaria!

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  3. Non ho parole su questa vergogna…si DEVE assolutamente riuscire a debellarla perchè è inammissibile che ancora oggi si permetta ad una pratica tanto barbara e crudele di sopravvivere.Buona settimana, cara Maria, ti abbraccio!

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