Io mi diletto :La mia poesia


 

 

 

gelsomino

Sapori estivi

 

Calano i velluti della sera

e frettolosi frullar d’ali

guardo nel cielo

che di grigio si colora.

Seguo lassù

strane forme di nuvole,

allontanarsi come pensieri

nel profumo di gelsomini,

che prepotente

sale alle narici

da una vicina siepe

e ascolto un ronzar d’api

che golose s’affrettano

nei calici generosi.

Assaporo nella penombra,

la dolcezza d’ un meriggio d’estate,

mentre ascolto la vita

passarmi accanto

e gridi di fanciulli ignari

diffondono nell’aria

l’allegria di un’ età

che più non torna.

Maria Cavallaro

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10 thoughts on “Io mi diletto :La mia poesia

  1. Non trovo più aggettivi. Intanto paragonare la sera ad un morbido velluto è
    di un romantico incredibile. Sento il profumo del gelsomino e questo ultimo
    scorcio d’estate è dipinto così delicatamente che si vorrebbe guardare all’infinito.
    Un forte abbraccio nonna Tina

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  2. Ciao carissima Maria, che bella suggestione nel leggere i tuoi versi, proprio un tuffo nella natura con il sapore malinconio ma piacevole di lieti e spensierati ricordi. Sembra quasi di leggere gli stessi miei pensieri quando con fotocamera e cavalletto in pugno sento forte il contatto con la natura alle prese con i miei scatti. Complimenti per la tua sensibilità. Un abbraccio.
    Tore 😉

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  3. Le parole di questa tua poesia…sembra di respirarle…così profonde sono le sensazioni di questo pomeriggio d’estate in cui il tramonto del sole e della vita sono un tutt’uno…
    Ti abbraccio dolce amica mia

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  4. Ciao Maria, come vedi sono tornato anche dopo aver subìto un delicatissimo intervento grazie a Dio…in quanto al mio commento l’amico Tore mi ha anticipato avendo avuto forse un presagio su quello che intendevo scriverti. Bellissima la chiusa pur se un poco malinconica che trovo in ciò sei insuperabile…
    Un abbraccio a te e famiglia Pietro…a presto.

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