Mattutino
.
Odo
nel cavo d’immenso,
rintocchi
allontanarsi argentini,
nel silenzio d’un raggio di sole
e a stento scorgo
sfuggire lesto
un frullar d’ali
di briciole sazio.
Esulta nei profumi nuovi
il cuore
e di vecchie malinconie
sciogliesi,
trattenendo appena
sbiaditi ritagli
di piccola umanità trascorsa.
Rinasce nei pensieri
nuova voglia di scrivere
su fogli d’aria,
melodie di sentimento,
che il rinnovato tepore
di vellutate dita accarezza,
nell’ancor pallido chiarore
del giorno,
che sul rosa avanza.
Maria Cavallaro
Dal 2000 in base alla legge 248: “….tutti i testi che vengono pubblicati in internet sono automaticamente protetti dal diritto d’autore. L’art. 6 della legge 633/41 stabilisce che ogni opera appartiene , moralmente ed economicamente, a chi l’ha creata .. Pertanto e’ illegale (legge 22 aprile 1941, N° 633- legge 18 agosto 2000, N° 248, copiare, riprodurre ( anche in altri formati o supporti diversi), pubblicare parte di essi se non dietro esplicita autorizzazione.. La violazione di tali norme comporta sanzioni anche penali… ” L’autore scrivente: Maria Cavallaro intende avvalersi di tale legge per eventuali furti di poesie, o stralci di esse, pubblicate.